Dee Guerriere
Atena
Atena era una dea guerriera (poiché nacque già adulta, da “neonata” aiutò persino il padre a combattere la guerra contro i Giganti) ed era ritenuta invincibile; ma la sua guerra era quella condotta con ordine e avvedutezza, non quella feroce e sanguinosa di Ares. La sua forza era temperata dalla saggezza e dal senso di giustizia. È per questo che viene definita anche “dea della sapienza”. Infatti come Dea Guerriera era contrapposta ad Ares, personificazione della guerra brutale e violenta. Da lei deriva il nome di Atene, in Grecia, per aver donato alla città la pianta di olivo. Ma tanti altri erano gli attributi di Atena : si afferma che avesse inventato la quadriga e il carro da guerra. Pallade Atena era anche la dea della pace perché era protettrice delle città e favoriva tutto ciò che assicurava la prosperità dei cittadini: l’agricoltura, il commercio, le arti. Il vasaio la venerava come sua benefattrice, perché era stata lei a inventare la ruota di cui egli si serviva per modellare i vasi. Per i falegnami ella aveva inventato la squadra e la riga; per i contadini, l’aratro, il rastrello e il baroccio perché venisse trainato dai buoi che ella stessa insegnò ad aggiogare. Vedi Atena come Dea della Cultura e della SaggezzaArtemide
Artemide è la Dea greca della caccia e della Luna, evidenzia la forza fisica e la fiducia che le donne di qualsiasi latitudine ed estrazione sociale ripongono in loro stesse. La Luna, che governa la notte e gli animali selvatici, oltre al corpo femminile, ci svela l’immensa portata del misterioso regno di Artemide; nella fattispecie, essa veniva associata alla luna della mietitura e al solstizio d’inverno. Nell’antica Roma, Artemide era venerata con l’appellativo di Diana. Indipendente e selvaggia, questa Dea ha scelto di non condividere la sua esistenza con nessun uomo; colui che non avesse rispettato il suo desiderio in tal senso sarebbe stato vittima di una morte atroce.Bellona
L’antica Roma dava grandissima considerazione alla sua Dea della guerra, Bellona.Spesso descritta come l’ombra femminile di Marte, essa era molto di più, poichè il suo regno abbracciava tutti gli aspetti del conflitto, quelli diplomatici e quelli militari. Perfino il suo nome mostra la sua importanza poiché in latino bellum significa guerra, dal nome di questa Dea. Nel tempio di Bellona, che aveva serpi per capelli e teneva in mano una frusta insanguinata, i romani cominciavano e finivano le loro campagne militari.Davanti al tempio un sacerdote dava inizio a una guerra alzando una lancia cerimoniale e vibrandola in una zona di terreno che simboleggiava il territorio nemico. Al termine della guerra era ancora nel tempio di Bellona che il senato decideva quale ricompensa dare ai generali vittoriosi. Sia in tempo di guerra che di pace il senato riceveva gli ambasciatori dei paesi in conflitto con Roma nello stesso suo tempio.
Quando iniziò l’assimilazione delle divinità romane con quelle dei paesi conquistati, Belllona venne identificata con la dea della cappadocia Mah, una forma tardiva della sumera Mami. Entrambe rappresentavano il conflitto armato necessaro per difendere il diritto al governo e negli ultimi tempi dell’impero romano la Dea venne chiamata Mah-Bellona.
Durga
Secondo la dottrina induista tutte le dee sono in definitiva una sola
dea, o Devi, ma essa appare sotto molteplici forme con nomi diversi.Una delle forme più terribili di Devi è Durga.
Essa era anche la più antica: durante la guerra dei primordi tra dei e antidei, Durga fu la prima manifestazione della Dea energia. La guerra non portava alla vittoria di nessuna delle parti e le battaglie si trascinavano stancamente, così gli dei si riunirono e concentrarono le loro energie. Dalle loro bocche uscirono fiamme che formarono Durga, la prima divinità femminile dell’universo. Pur prodotta dagli dei, Durga era ben più potente di ognuno di loro anche tutti insieme ed era fieramente bramosa di combattere. In segno di riconoscimento gli dei consegnarono le loro armi a Lei, che cavalcando una tigre si diresse verso il capo degli anti-dei, il demone Mahisa. Questo essere, terrorizzato dalla nuova apparizione, usò i suoi poteri per assumere una forma terrificante dopo l’altra. Ma la Dea seguitava ad avanzare finche lo trucidò mentre aveva assunto le sembianze di un bufalo. Il demone tentò di fuggire dalla bocca dell’animale morente ma Durga lo prese per i capelli e ne fece scempio, liberando la terra che ora gli dei poterono abitare.Durga rappresenta non solo il potere intrepido di chi combatte contro il male, ma anche il ruolo della sfera intellettuale poiché Durga (l’inavvicinabile) rappresenta la fine di tutte le cose; cercare di capirla vuol dire impegnarsi nell’indagine intellettuale di gran lunga più difficile.
Kali
In India, questa triplice Dea Hindu è oggetto di grande culto per quanto attiene il suo aspetto distruttivo. Accettare Kali la distruttrice significa riconoscere che la vita non può prescindere dalla morte: distruggere attraverso la passione della rabbia significa creare i presupposti per una nuova crescita che scaturisce dalla passata esperienza.. Ella è anche una Dea degli inferi, in inquanto tale è la dea della forza, della vendetta e degli incantesimi.
Freya
Freya era bella e potente . Era anche una combattente allo stesso tempo. Freya è una delle divinità più amate della tradizione nordica, si diceva che fosse così bella che Venere stessa al suo cospetto impallidiva. Lunghi capelli biondi come il grano, la pelle candida e morbida, occhi azzurri come il mare… Ma Freya non era solo una dea di bellezza, la sua simbologia è così ricca che racchiude in sé tantissime altre dee come la saggia Atena e l’indipendente Artemide.Freya è una formidabile guerriera. È considerato la principale tra le Valchirie, che trasporta le anime dei guerrieri defunti in Valhalla. Vedi Freya come Dea dell'amore
Morrygan
Nella mitologia Celta, era la grande Regina e Dea dei Tuatha Dé Danann. Era una Dea triplice: Dea della fertilità, Dea dell’acqua e della conoscenza e Dea della Guerra e delle Battaglie. Tra tutte le dee che nei secoli hanno popolato il mondo celtico, La Morrigan è forse quella che attira ed allo stesso tempo spaventa di più. Appare nei miti come corvo, cornacchia o lupo, infesta i campi di battaglia raccogliendo le anime dei morti ed è presagio di morte per coloro che la vedono lavare le proprie armi al guado prima della guerra. Eppure, la Dea non è solo questo. Ella è anche il potere, la forza, la vita stessa, il sesso, la fertilità e l’amore passionale. Come la natura, Ella ha due facce: può essere una bellissima fanciulla che dona amore e vitalità, ma può anche diventare la strega, che conscia del suo potere distrugge per ricreare. Vedi Morrigan come Dea della Magia e della TrasformazioneSekhmet
Veniva raffigurata come leonessa o come una donna dalla la testa leonina,
ed a partire dalla XVIII dinastia acquisì anche i simboli divini
quali il disco solare, l'ureo ed il bastone uadj. Dalla parola
egizia sekhem che significa potere derivano sia lo scettro e, con l'aggiunta
della desinenza et indicativa del femminile, il nome della Dea.
Figlia di Ra, nella tarda teogonia menfita a partire dal Nuovo Regno,
era membro della triade come sposa di Ptah e madre di Nefertem, prendendo
anche l'epiteto di "La grande, amata da Ptah".
Era la terribile dea della guerra che impersonificando i raggi dal calore
mortale del sole incarnava il potere distruttivo dell'astro ma anche l'aria
rovente del deserto i cui venti erano il suo alito di fuoco e con i quali
puniva i nemici che si ribellavano al volere divino. Rappresentava anche
lo strumento della vendetta di Ra contro l'insurrezione degli uomini imponendo
l'ordine del mondo. Portava morte all'umanità ma era anche la dea protettrice dei medici
come citano i papiri medici Ebers ed Edwin Smith ed i suoi sacerdoti,
molto potenti erano spesso chiamati per la cura di patologie ossee, quali
le fratture.Dal carattere molto pericoloso questa dea aveva quindi un
lato benevolo che richiedeva rituali specifici soprattutto durante gli
ultimi cinque giorni dell'anno lunare, giornate queste estremamente pericolose. Era temuta persino nell'Aldilà dove il malvagio Seth ed il serpente
Apopi venivano sconfitti dalla dea che abbracciava con le sue spire di
fuoco Ra nel suo viaggio notturno. Vedi Sekhmet come Dea della giustizia
Dee Guerriere
Dee della Terra e della Prosperità e Fertilità
Le Dee della Magia e della Trasformazione
Le Dee della Giustizia
Le Dee della Cultura e della Saggezza
Le Dee dell'Amore - Parte 1
Le Dee dell'Amore - Parte 2
Le Dee Della Creazione
La Dea Madre e la Luna
La Dea Madre
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