Wicca : Le divinità - Scott Cunningham - Wicca - Il Praticante Solitario

Tutte le religioni sono strutture costruite attorno alla adorazione della Divinità. La Wicca non fa eccezione. 

La Wicca riconosce un potere supremo divino, inconoscibile, supremo, dal quale ha avuto origine l’intero universo. Il concetto di questo potere, ben oltre la nostra comprensione, si è quasi perso nella Wicca, a causa della nostra difficoltà di rapportarci ad esso. Tuttavia, i Wiccan si collegano a queste forze attraverso le loro divinità.  

Secondo i principii della natura, il potere supremo è stato personificato in due esseri base: la Dea ed il Dio. Ogni divinità che è stata venerata su questo pianeta esiste in un archetipo di Dio e di Dea. I complessi pantheon di divinità che sono sorti in molte parti del mondo sono semplicemente degli aspetti dei due. Ogni Dea risiede nel concetto della Dea; ogni Dio in quello del Dio. La Wicca onora queste due divinità a causa del suo legame con la natura. Dato che molte cose in natura (ma sicuramente non tutte) sono divise in generi sessuali, allo stesso modo sono concepite le divinità che le incarnano. Nel passato, quando la Dea ed il Dio erano reali come la Luna ed il Sole, i riti di adorazione e venerazione erano un’unione con il divino gioiosa, spontanea, e non strutturata. In seguito, i rituali seguirono il percorso del Sole attraverso l’anno astronomico (e quindi le stagioni) ed anche le fasi mensili crescenti e calanti della Luna. Oggi i Wiccan osservano riti simili, e la loro esecuzione regolare crea una vicinanza veramente magica con queste divinità e con i poteri dietro di esse. Fortunatamente non dobbiamo attendere l’occasione di un rituale per ricordarci della presenza degli Dei. La vista di un bocciolo perfetto in un campo sulla terra nuda può darci un’emozione pari a quelle dei riti formali più potenti. Vivere nella natura fa di ogni momento un rituale. I Wiccan sono a loro agio nel comunicare con gli animali, le piante e gli alberi. Sentono le energie delle pietre e della sabbia, e fanno raccontare ai fossili della loro esistenza primitiva. Per alcuni Wiccan, guardare sorgere e tramontare la Luna ed il Sole ogni giorno è un rituale in sé, poiché questi sono i simboli celesti della Dea e del Dio. 

Poiché la Wicca vede la divinità come immanente nella natura, molti di noi sono attivi nell’ecologia –salvare il pianeta dalla completa distruzione per nostra mano. La Dea ed il Dio esistono ancora, così come sono esistiti sempre, e per onorare loro noi onoriamo e preserviamo il nostro prezioso pianeta. 

Nel pensiero Wiccan, le Divinità non esistevano prima che i nostri antenati spirituali non le riconoscessero. Tuttavia le energie dietro di loro si; loro ci hanno creato. I primi adoratori riconobbero queste forze come il Dio e la Dea, personificandone nel tentativo di capirle. Gli Antichi non morirono quando le vecchie religioni Pagane caddero per colpa della nascente Cristianità in Europa. Molti riti svanirono, ma non erano i soli riti efficaci. La Wicca è viva e vegeta, e le Divinità rispondono alle nostre chiamate ed invocazioni. 

Quando immaginano la Dea ed il Dio, molti Wiccan Li vedono come le ben conosciute divinità delle religioni antiche. Diana, Pan, Iside, Ermes, Hina, Tammuz, Ecate, Ishtar, Cerridwen, Thoth, Tara, Aradia, Artemide, Pele, Apollo, Kanaloa, Brigida, Elios, Bran, Lugh, Era, Cibele, Inanna, Maui, Ea, Atena, Lono, Marduk –la lista è virtualmente infinita. Molte di queste divinità, con le loro rispettive storie, riti, ed informazioni mitiche, forniscono il concetto di divinità per i Wiccan. Alcuni si sentono a loro agio ad associare questi nomi e forme alla Dea ed al Dio, e sentono di non poter in nessun modo venerare esseri divini senza nome. Altri trovano la mancanza di nomi e costumi, una confortante mancanza di limitazioni. Come detto prima, la Wicca sottolineata in questo libro è “nuova”, anche se è costruita su rituali e miti affermati, fermamente radicati nei sentimenti religiosi più antichi che la natura ha stimolato nella nostra specie. 

In questi rituali ho usato la parola “il Dio” e “la Dea” piuttosto che nomi specifici come Diana e Pan. Chiunque, con un’affinità specifica verso una particolare divinità, dovrebbe sentirsi libero di adattare i rituali nella Sezione III: Il Libro delle Ombre degli Obelischi per includerle.  

Se non avete studiato le religioni politeistiche non-Occidentali o non avete sviluppato un rapporto con divinità diverse da quelle con le quali siete stati cresciuti, cominciate accettando questa premessa (anche solo per il momento): la divinità è duplice, e consiste in una Dea ed un Dio. Sono stati dati così tanti nomi tanto da farli chiamare I Senza-Nome. All’apparenza sembrano esattamente come noi desideriamo che siano, perché sono tutte le Divinità esistite. La Dea ed il Dio sono onnipotenti, perché sono i creatori di tutta l’esistenza manifesta e non manifesta. Possiamo contattarli e comunicare con loro perché una parte di noi è in loro, ed una parte di loro è in noi.  

La Dea ed il Dio sono uguali; nessuno dei due è superiore o merita più rispetto. Anche se alcuni Wiccan incentrano i loro rituali sulla Dea, e sembrano dimenticare completamente il Dio, questa è una reazione a secoli di soffocante religione patriarcale, e di mancanza di riconoscimento dell’aspetto femminile della Divinità. Una religione basata interamente sull’energia femminile, tuttavia, è sbilanciata ed innaturale così come una interamente maschile. L’ideale è un perfetto equilibrio fra i due. La Dea ed il Dio sono uguali, complementari.

Scott Cunningham - Wicca - Il Praticante Solitario 

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