Le Dee della Cultura e della Saggezza
Atena/Minerva
Atena, la Minerva romana, è l’alter ego di Ares, il selvaggio signore delle battaglie e dei conflitti. Figlia di Zeus e di Meti “La Prudente”, Atena fondeva in sé le prerogative dei suoi due illustri genitori. In lei il valore e la forza ereditati dal padre non erano mai disgiunti dal raziocinio materno, e per questo era considerata dai Greci la seconda divinità più potente dell’Olimpo, l’unica che poteva presiedere con identica saggezza ai tempi di guerra e a quelli di pace. Atena è una delle divinità più rispettate e venerate dell’antica Grecia,
in quanto rappresentava le giuste cause e la saggezza. Al contrario,
suo fratello Ares, che rappresentava la violenza e la barbarie, era una delle divinità principali della mitologia greca e parte dei 12 dei olimpici. È adorata come madre della saggezza e dell’arte. Era anche Dea
protettrice della filatura e della tessitura, come pure dell’artigianato.
A differenza di altre divinità, Atena è nata adulta dalla fronte di
Zeus, che per giorni soffriva di un forte mal di testa. Invece di
sposarsi, Atena ha scelto di dedicarsi all’arte e alla saggezza,evitando
gli intrallazzi romantici di cui si beavano gli altri dei. Atena era
anche dea della guerra e della giustiziaSarasvati
La sapienza e l'arte sono doni preziosi, di grande importanza, che possono cambiare e migliorare l'uomo è il suo approccio con la vita. Nell'induismo, una delle figure più importanti fra gli dei è Saraswati, la dea dell'arte e della saggezza. Inizialmente nei testi vedici, il suo nome era un fiume che possedeva le acque della purificazione e della creazione. In seguito questo fiume deviò il suo corso nel Gange, e nell'epoca post vedica fu invece rappresentato da questa dea, moglie dell'eterno creatore Brahma, e ad ella venne attribuito il sapere e l'arte come conoscenza assoluta del divino. Da quel momento chiunque cerca risposte sul sapere più profondo, sull'arte come espressione di sé stessi, si rivolge a lei, la grande madre Saraswati, madre di tutte le arti. La sua figura è estremamente importante per l'apprendimento, in India infatti è molto venerata nelle scuole, e in ogni luogo dove vi è sapienza e cultura, poiché ogni forma di arte è una sua parte, e pregando il suo nome si ottiene non solo la conoscenza ma anche un potenziamento della mente che si apre al divino ed entra nel mondo dell' ispirazione e dell'intuizione, dal quale otterrà la risposta allè sue domande, rivolgendo la mente ala grande madre, e abbandonando ogni forma di dubbio dettata dalla confusione mentale. In India, la benevola Sarasvati veniva onorata per la sua saggezza, nonché per le sue numerose altre virtù. La sua grazia e la sua bellezza si riflettono nel nome, che significa “colei che scorre”; lo stesso appellativo si riferisce al suo duplice aspetto in quanto Dea dell’acqua, che veglia sul fiume che porta il suo nome. A lei viene attribuita la creazione dell’alfabeto sanscrito e della matematica. Non esiste un solo frammento di arte e di creazione culturale che sia escluso dai suoi vastissimi orizzonti. Ella è saggia Dea della musica, del linguaggio e di tutte le forme di arte. Lei è la luce del sapere.
Brigid
Brigit Divinità celtica, madre di Brian,
Iuchair e Iucharbar. È dea della ‘conoscenza’ di carattere miracoloso e
magico (come Odino nella mitologia nordica); a questa sapienza si
associa il dominio della poesia ed è connesso il suo patrocinio sulle
arti, manuali e spirituali; taluni aspetti del suo culto la mostrano dea
della fertilità e del fuoco. Nelle iscrizioni della Britannia appare con il nome Brigantia. In
tempi remoti, i Celti solevano implorare la Dea Brigid affinché
infondesse loro il dono divino dell’ispirazione, affinché anche le
parole più semplici potessero trasformarsi in opera d’arte. Ella viene
raffigurata anche come un bellissimo cigno bianco, inafferrabile come
l’ispirazione stessa. La leggenda vuole che Brigid fosse una triplice
dea: Dea della poesia, Dea della lavorazione dei metalli e del fuoco,
Dea della guarigione. Tale è la fame acquistata dalla dea Brigid in
virtù dei suoi poteri che tuttora viene venerata dai cristiani come
Santa Brigida.Sophia
Letteralmente il suo nome, dal greco, significa saggezza.
Lei rappresenta la saggezza nel divino. E’ il cardine centrale della
creazione e rappresenta l’aspetto femminile di ogni cosa. E’
stata venerata come la saggia sposa di Salomone dagli ebrei, la regina
della saggezza e della guerra (Atena) dai greci, ovvero quale Spirito
Santo dai cristiani.
Il suo nome si pronuncia sew-fee’ah in Greco, è conosciuta
come Chokmah in ebraico, Sapientia in latino, ed anche il nome della celtica
Sheela na gigs si traduce con saggezza.
In qualità di Dea della saggezza e del fato molti sono i suoi volti:
la madonna nera, il femminino divino, la madre di dio dei cristiani gnostici. Sophia è il sacro
divino femminile nel suo aspetto di saggezza. Sophia offre il dono della saggezza, ed il suo archetipo ci conduce all’immagine
di un femminile non basato solo sulla riproduzione e maternità,
ma su un aspetto raramente discusso, ovvero l’intelligenza e il
potere cosmico della forza vitale.
Sophia è là, quando noi vediamo la nostra vita come un cammino
verso la conoscenza. Lei presiede all’apertura mentale, è
il ponte tra lo sconosciuto e il conosciuto.
Lei ci liberà dalla schiavitù dell’ignoranza per vivere
nella luce della Sapienza.
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