Dee della Creazione
Gaia
Gaia o madre terra era la grande dea venerata dagli antichi greci, era la più antica dea di tutti gli dei dell’Olimpo, nella mitologia greca è la creatrice dell’Universo, era anche in grado di predire il futuro e quindi era anche considerata una profetessa. Gaia è il nome della dea attraverso cui gli antichi Greci onoravano la Terra. Gaia, fecondo ventre cosmico scaturito dal primordiale spazio interstellare noto come Caos, è esistita prima di qualsiasi altra forma di vita. Gaia ha generato il cielo, da lei battezzato Urano,affinché le tenesse compagnia. Gaia è la madre di tutti gli Dei e tutte le Dee dell’antica Grecia. In principio, per i greci, vi era Chaos, una Voragine senza né inizio né fondo, senza direzione nella quale precipitare, né possibilità di orientarsi, un luogo di vertigine e confusione. Il caos, appunto. In esso nulla vi era di ordinato né di comprensibile, né di creato. Esso esisteva, e in esso tutto era già contenuto, ma non aveva forma né nome né identità. Tutto era confuso in un’unica notte indistinta. In origine dunque, non esisteva che Caos, abisso cieco, notturno, sconfinato. Poi apparve Gaia, la Terra. Essa sorse dal seno stesso di Caos, e questa creazione mutò l’ordine, o meglio il disordine, delle cose. Tutto quello che prima era senza orientamento, si ritrovò inserito in un ordine che, seppur primitivo, faceva la differenza con quanto esisteva prima. Vi fu un alto e un basso, un sopra e un sotto, un prima e un dopo. Le cose divennero visibili, solide, delineate. Gaia, in un certo modo, rappresenta il contrario di Caos
Hathor
È ritenuta dagli Egizi la madre degli Dei e delle Dee ed era anche dea della fertilità e dell’abbondanza. Nell’antico
Egitto, veniva venerata come divinità dorata potente tanto da
aiutare coloro che l’adoravano a risolvere ogni sorta di cruccio,
dall’assenza di prosperità all’amore. Hathor aveva un legame complesso con il dio-sole Ra: di volta in volta, poteva essere considerata l'occhio di Horo, sua figlia oppure sua madre. Assorbì questo ruolo, per sincretismo, dalla Vacca celeste Mehetueret, che in un mito della creazione fungeva da madre di Ra e lo portava in mezzo alle corna. Gli egizi credevano che, come dea madre,
desse alla luce Ra ogni mattina, nell'orizzonte orientale - mentre
durante il giorno si univa allo stesso Ra in quanto sua sposa. Insieme alla dea Nut, Hathor fu associata alla Via Lattea nel III millennio a.C. quando, durante gli equinozi d'autunno e primavera, sembrava allineata sulla Terra e sembrava che la toccasse nei punti il cui il sole sorgeva e tramontava.
La Via Lattea era vista come un corso d'acqua che attraversava il
cielo, su cui navigavano le divinità solari, come Ra, e lunari, come Khonsu - e per questo era definita dagli egizi Nilo del Cielo. Durante il Medio Regno ricevette l'epiteto di Nub, che significa Dorata, e il suo culto si diffuse anche in Palestina e in Fenicia; era internazionalmente nota come Signora di Biblo. In seguito venne identificata, in queste regioni, con Astarte e con altre divinità cananee come la dea Qadesh. Vedi Hator come Dea dell'amore
La donna Ragno
La
Donna Ragno è colei che ha creato la ragnatela della vita nella quale
tutti gli aspetti del mondo sono legati fra loro. La sua esistenza
risale a prima della nascita del mondo. Tessendo e cantando, ella ha
creato anche le quattro direzioni: nord, sud, est e ovest. All’interno
di questo spazio ha creato le sue figlie, Ut Sete Nau Ut Set. Seguendo
le direzioni della madre, le figlie hanno dato poi origine al Sole, alla
Luna e alle stelle, allo scopo di cancellare le tenebre dall’universo.
Tessendo la sua tela, la Donna Ragno ha creato tutti gli elementi della
vita: montagne, laghi, oceani e deserti. La donna ragno, creatrice e tessitrice della vita, rappresenta lo spirito protettore e Madre della creazione, nelle culture Native del sud-ovest d'America( in particolare per la tribù degli hopi), lei ha generato l'umanità usando come strumenti l'argilla rossa, bianca, nera e gialla. La donna ragno appare in tre versioni, come una figura giovane, come una vecchia (che rappresenta la saggezza) ,o come un ragno che sussurra con saggezza negli orecchi delle persone (anche in questo caso incarna il 3 numero importantissimo per molte culture politeiste). Una leggenda Hopi narra che la Donna Ragno ha tessuto la Vita con due fili d'argento, uno che va da est a ovest, l'altro da sud a nord. La sua figura ricorda come lo spirito femminile e la figura della donna sia essenziale per creare, rinnovare, purificare e proteggere la vita, e tutte le persone come tutte le manifestazioni della natura hanno pari valore poichè provengono da una stessa fonte. Incarna ricordandoci quindi l'importanza del vivere in pace ed armonia, rispettando il pianeta ed i suoi abitanti.
NUT
Nut è una Divinità primordiale, che spesso viene raffigurata come una donna nuda tutta blu o nera con le stelle disegnate sul corpo. Altre volte viene raffigurata ricurva, come la volta celeste e con le braccia e le gambe tese a fare da pilastro per proteggere la Terra dal Caos. Era molto amata dagli Egizi perchè considerata Dea delle nascite e Dea della Creazione del mondo.
“Nut è la Grande Madre, il Dio femminile dal quale derivano tutte le cose. Nut è il “Padre–Madre”, il suo nome significa “Io vengo da me stessa”, ossia autoconcepita. Ella si è autogenerata, come “Madre Originale”, una divinità androgina, che ingloba tanto l’aspetto femminile come quello maschile. Creare materia per esistere e vivere è una delle nature primarie di questa Dea nel processo della Creazione.
Dee Guerriere
Dee della Terra e della Prosperità e Fertilità
Le Dee della Magia e della Trasformazione
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Le Dee della Cultura e della Saggezza
Le Dee dell'Amore - Parte 1
Le Dee dell'Amore - Parte 2
Le Dee Della Creazione
La Dea Madre e la Luna
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Dovrei stare sempre sveglia a leggere tutta questa bellezza...grazie amore
RispondiEliminagrazie a te Mamma <3
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