Filosofia : I temi fondamentali della filosofia antica



La filosofia come bisogno primario dello spirito umano.

Così scrive Aristotele: 

"Tutti gli uomini aspirano per natura al sapere". 

Tendono al sapere perché, come avvertono Platone ed Aristotele, si sentono pieni di "stupore" e di "meraviglia" dinnanzi alla grandezza e al mistero del tutto, della realtà, della quale ci si domanda quale sia l'origine e il fondamento e quale posto l'uomo stesso occupi in questo universo. 

Perché c'è l'essere e non il nulla? È questa la domanda di fondo della filosofia, che Leibniz verrà successivamente a trattare. Perché c'è il mondo? Da che cosa è sorto? Quale è la sua ragione di essere? Quale il suo senso e significato? Perché c’è l'uomo? Perché io esisto? Si tratta di problemi che l'uomo non può evitare di porsi e che mantengono la loro attualità anche dopo il trionfo delle scienze specialistiche moderne. Le scienze rispondono a domande su di una parte ma non sul senso del tutto.

I temi fondamentali della filosofia antica

Dapprima la totalità del reale fu vista come "physis" (natura) e come cosmo; quindi l’originario problema filosofico fu quello cosmologico, col sorgere perciò della filosofia della natura.

Come nasce il cosmo? Quali sono le forze che agiscono in esso? 

Questi furono i problemi che si posero i primi filosofi, detti appunto "fisici" o naturalisti o cosmologi. 

Poi, con i Sofisti, il quadro muta. Diviene inattuale il problema del cosmo e l'attenzione si concentra sull'uomo e sulla sua specifica natura e virtù. Nascerà così la problematica e la filosofia morale.

Le grandi costruzioni sistematiche del quarto secolo a.C., cioè i grandi sistemi filosofici di Platone e di Aristotele, arricchiranno ulteriormente la tematica filosofica. Platone scoprirà e cercherà di dimostrare che la realtà, o l'essere, non è di un unico genere e che oltre al mondo sensibile esiste anche una realtà trascendente il sensibile, scoprendo quindi quella che più tardi sarà chiamata "metafisica" (che indaga cioè quelle realtà che trascendono le realtà fisiche e che si colgono solo con la ragione e non anche attraverso i sensi). Anche i problemi morali verranno a specificarsi con la distinzione tra il momento della vita individuale e quello della vita sociale: nasceranno così, rispettivamente, la filosofia etica o morale e la filosofia politica. Con Platone ed Aristotele saranno inoltre sviluppati i problemi della genesi e della natura della conoscenza umana, col sorgere quindi della filosofia della conoscenza o “gnoseologia”, nonché i problemi logici e metodologici, col sorgere quindi della logica. 

La domanda che viene posta è: 

Quale è la via che l'uomo deve seguire per giungere alla verità?

Problema quest'ultimo essenzialmente introdotto da Parmenide. 

E poi: 

Quale è l'apporto dei sensi e quello della ragione nella ricerca della verità? Quale è la caratteristica del vero e del falso? Quali sono i principi e le forme logiche mediante cui l'uomo pensa, ragiona e giudica? Quali sono le regole del retto pensare e quali le condizioni perché un ragionamento possa qualificarsi scientifico? 

In connessione con i problemi gnoseologici e logici nascono anche i problemi estetici (cosa è il bello e l'arte?), col sorgere quindi della filosofia estetica.

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Alkemill / LilithEye 🌕🌖🌗🌘🌑🌒🌓🌔👁

 

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