I libri Maledetti - Jacques Bergier : Presentazione all'Edizione Italiana

I libri Maledetti - Presentazione all'Edizione Italiana

La civiltà umana si è formata ed è avanzata tramite la conoscenza. La conoscenza è stata trasmessa prima oralmente, poi per iscritto attraverso graffiti, tavolette di argilla e di cera, papiri, pergamene, libri. Senza i libri, dunque, la maggior parte del sapere umano non sarebbe stat o conservato. Quest’opera del noto saggista francese Jacques Bergier (coautore assieme a Louis Pauwels de Il mattino dei maghi e di L’uomo eterno ), pur sottolineando tale affermazione, introduce nel concetto una singolare componente: non solo i libri pubblicati, diffusi e noti a tutti hanno contribuito a fare della società contemporanea quella che è; ma un influsso decisivo, pur se non facilmente valutabile, hanno avuto anche quei volumi, più numerosi di quanto non si pensi, che non esistono più. che sono scomparsi perché soppressi, distrutti, censurati, oppure semplicemente perseguitati attraverso le generazioni, spinti fuoridei margini della cultura accettata e accettabile. Insomma, quelli che Bergier chiama “i libri maledetti”... 

I roghi dei libri illuminano tutta la storia dell’uomo:
da sempre i conflitti di idee tendono ad essere risolti assai spesso radicalmente e definitivamente con una fiammata, soltanto che da poco si è smesso di bruciare l’autore assieme alla sua opera. Tuttavia, alcuni libri non hanno neppure il tempo di giungere al rogo pubblico: vengono soppressi, per vie misteriose, appena portati alla luce, o mentre sono ancorain manoscritto, o addirittura in elaborazione. Bergier raccoglie tutta una serie di testimonianze su avvenimenti dì questo genere (ed altri ancora più inquietanti) e sviluppa, la sua indagine secondo una direttiva anche più originale del suo punto dì partenza. Tutti questi fatti, secondo lo scrittore francese, non sono dovuti a circostanze casuali, a coincidenza o a fenomeni di rilevanza circoscritta, sono invece il frutto di una vera e propria congiura, tendente a mantenere l’evoluzione della civiltà umana entro binari prestabiliti . Lo scopo non è, dunque, quello di interrompere tale evoluzione o di farla retrocedere, ma quello di troncare decisamente sul nascere tutte quelle idee “differenti” che potrebbero additare al pensiero umano delle direzioni non desiderate. Non desiderate da chi? Chi effettivamente regga le fila di questa “congiura”, quali precisi obiettivi si prefigga, Bergier confessa di non saperlo, e lo lascia alle congetture dei suoi lettori. Si limita ad affermare di aver individuato il fenomeno, e di essere in grado di riconoscere gli ignoti “giocatori dì scacchi” la cui scacchiera è l’intero pianeta: sarebbero i cosiddetti “Uomini in Nero ”. 

« Chi sono, allora, gli avversari, di questi libri maledetti? Supponiamo l’esistenza di un gruppo che io chiamerò “Uomini in Nero”. L’idea di questa denominazione mi è venuta nel vedere, in tutte le conferenze pro-Pìanète, un gruppo di misteriosi individui in nero dall’aspetto sinistro, sempre gli stessi». Bergier non offre neppure valutazioni di me rito sull’operato di questi Uomini in Nero. In certi casi, però, egli giunge a riconoscere come la soppressione di determinate conoscenze eccessivamente pericolose può avere effetto positivo: «Una diffusione troppo rapida e troppo ampia del sapere ... avrebbe condotto alla distruzione le civiltà che hanno preceduto la nostra»; «La decifrazione del Manoscritto Voynich,secondo la mia opinione, dovrebbe essere seguita da una censura seria, prima della sua pubblicazione»; «E non è quindi escluso che lo Zar Nicola II, in generale aborrito, debba venire considerato nel novero dei salvatori dell’umanità»; «Bisogna riconoscere che coloro i quali distruggeranno questo manoscritto saranno benemeriti dell’umanità» e così via. È un’idea, questa, che oggi si ritrova spesso in connessione con il rapidissimo sviluppo della scienza (la somma delle nostre conoscenze si raddoppia ogni sedici anni, e questo periodo tende a diminuire): fra gli ultimi, l’ha espressa G. Rattray Taylor nel suo La bomba biologica , ipotizzando la creazione di veri e propri “serbatoi di conoscenza” nei quali dovrebbero venire “congelate” quelle nozioni che sarebbero troppo pericolose per l’ordinato sviluppo della nostra civiltà, salvo poi a metterle in circolazione quando il progresso morale dell’uomo non ne consenta l’utilizzazione senza danni (tra parentesi, il tema dell’“umanità-non-ancora-pronta-a-ricevere-una-certa-conoscenza” è assai comunenella letteratura fantascientifica). È indubbio che il problema ponga questioni dì non facile soluzione, fra cui l’antichissimo dilemma se la “conoscenza” debba essere diritto di tutti indifferentemente, oppure privilegio dei pochi che ne sono all’ altezza. Nel suo studio, tuttavia Bergier non si lascia andare (saggiamente) a considerazioni morali. Si limita ad inquadrare il fenomeno, a descriverne i casi più singolari. Ne risulta quello che potrebbedefinirsi un esempio dì “storiografia differente”: che tiene d’occhio, cioè, le zone d’ombra dei fatti registrati dalla cronaca e scava nel sottosuolo alla ricerca di radici che affondano in zone insospettate del terreno dell’esistenza. È un viaggio affascinante in regioni percorse sinora soltanto da rari esploratori del fantastico. Ne proponiamo un esempio ai lettori italiani, lasciando loro ogni giudizio valutativo. Ha scritto H.P. Lovecraft, il più suggestivo narratore fantastico contemporaneo: «La nostra vita si svolge nei confini di una pacifica isola di ignoranza, circondata dagli oscuri mari dell’infinito, e non credo ch e ci convenga spingerci troppo lontano da essa. Finora le scienze, progredendo pa sso passo nel campo d’azione proprio a ciascuna, non ci hanno arrecato troppo danno: ma un giorno o l’altro, quando infine si riuniranno le varie parti del sapere, oggi ancora sparse qua e là, si presenterà ai nostri occhi una visione talmente terrificante della realtà e della orribile parte che noi abbiamo in essa, che se non impazziremo dinanzi ad una simile rivelazione, tenteremo di fuggire a quella vista mortale rifugiandoci nell’oscurità di un nuovo medioevo»

Libri Maledetti 

Alkemill / LilithEye 🌕🌖🌗🌘🌑🌒🌓🌔👁

 

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