ABC dell'Alchimia e della Magia - Trattato teorico della Scienza dei Magi : Piani vibrazionali ed elettromagnetismo - Parte 1
Partendo dalla fisica per conoscere la metafisica
Piani vibrazionali ed elettromagnetismo

Il principio di indeterminazione di Heisenberg rappresenta lo scoglio sul quale il metodo scientifico ha mostrato tutta la sua limitatezza.
Le equazioni di Maxwell descrivono il comportamento delle onde elettromagnetiche dando una rappresentazione quantitativa del loro comportamento fisico in un perimetro circoscritto nel quale le misurazioni siano ripetibili. Il problema è che se le condizioni a contorno cambiano per tener conto, per esempio, delle variazioni che subisce la variabile tempo se il sistema di riferimento viaggia in prossimità della velocità della luce, ecco che è necessario apportargli delle modifiche: ne consegue che tali leggi sono solo un approssimazione e soprattutto non chiariscono la natura stessa dell'energia elettromagnetica. Dalle equazioni di Maxwell in poi, la fisica ha incominciato ha sfornare una serie di teorie piuttosto che leggi avvicinandosi sempre più al campo del metafisica, essendo di difficile attuazione studiare delle metodologie di misurazione che non influenzassero la misura stessa.Ritornando alla natura ondulatoria delle particelle è interessante prendere inconsiderazione il parallelo tra la generazione della coppia positrone-elettrone da un fotone e le onde rifratta e riflessa che si generano se un fascio luminoso incontra un mezzo di densità maggiore (come ad esempio l'acqua). In entrambi i casi abbiamo un treno di fotoni che passa da un mezzo di impedenza Z' ad uno di impedenza Z'', e che quindi subisce un disadattamento di impedenza. Questo fenomeno avviene anche nella radio-propagazione attraverso cavi coassiali oppure guide d'onda: si generano due onde, una che continua a procedere nel verso di propagazione dell'onda originale ed un altra che procede in senso inverso sovrapponendosi con l'onda che l'ha generata dando luogo ad interferenze tra di esse. Quindi ciò che crea nel mondo fisico una particella di materia, con una massa e una conseguente gravità anche se impercettibile, è il passaggio di un fotone di sufficiente energia per un disadattamento di impedenza dovuto alla differenza di densità tra i mezzi che l'onda attraversa.
Se consideriamo che il mezzo che percorre l'onda è comunque l'etere (il vuoto pieno di energia) e che la massa non è altro che un insieme di punti di accumulazione dell'etere nello spazio-tempo, ne consegue che la creazione di particelle di materia-antimateria da un fotone è dovuta all'impressione che il fotone imprime sul tale mezzo plastico dall'accumularsi dei treni d'onda nel punto nel quale si ha la massima derivata di impedenza tra i due mezzi. Se elettrone e positrone vengono fatti annichilire l'uno con l'altro si riotterrà il fotone originario essendosi dissolti i due punti di singolarità di materia ed antimateria precedentemente originatisi.Le forze che normalmente governano la fisica del nostro universo sono il campo magnetico, il campo elettrico e il campo gravitazionale. Ci sono poi le forze nucleari deboli e forti che si originano a dimensioni atomiche.
Il campo gravitazionale, per quello che abbiamo appena detto, è il risultato dell'effetto di sovrapposizione di milioni, miliardi o trilioni di punti di accumulazione che determinano una curvatura dello spazio-tempo intorno alla massa da essi composta.Il campo elettrico di una particella si trasmette radialmente rispetto al punto in cui è imprigionata l'energia vibrante dell'etere che la costituisce. Il campo elettrico è un effetto legato al piano a più alta frequenza vibratoria del piano fisico in cui è intrappolato l'etere. Se un elettrone viene accelerato da un potenziale elettrico, il movimento cinetico della particella imprimerà nell'etere una specie di scia ortogonale al senso di avanzamento, che normalmente chiamiamo campo magnetico. Il campo magnetico è un effetto legato al piano a più bassa frequenza vibratoria rispetto al piano fisico a cui appartiene l'elettrone. La scia provocata dalla particella nel piano fisico è in grado di porre in movimento altre particelle dello stesso piano attraverso il fenomeno di induzione elettromagnetica descritta dalle equazioni di Maxwell. Il fotone a sua volta è una particella con massa zero composta da due onde elettrica e magnetica ortogonali tra loro.Va ricordato inoltre che l'esistenza di una particella in un particolare universo è data dalla frequenza di vibrazione dell'etere in essa contenuta che in qualche maniera ha a che fare con il suo spin. Cambiando la frequenza di vibrazione la particella svanisce da un universo per riapparire in un altro universo avente una banda di frequenze con essa compatibile.Da Abc dell'alchimia e della magia - Francis Xavier
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