Un vecchio adagio sempre valido recita: "chi ben comincia è già a metà dell'opera."
Nel nostro specifico caso, colei, o colui, che ha deciso di incamminarsi sulla impegnativa strada della stregoneria e ha già compiuto il primo grande passo, vale a dire il Giuramento, è a buon punto del suo cammino.
E' bene sapere che, una volta eseguito il rituale di autoiniziazione e del Giuramento, non si torna più indietro, ma, al contrario, si continuerà il cammino lungo la via che porta all'acquisizione dei poteri stregonici che costituiscono il vero bagaglio delle esperienze della strega.
Purtroppo, una strega che sia tale deve necessariamente possedere il potere e questo non è da tutti. Non basta semplicemente desiderare di essere una strega per diventarlo, occorre un lungo tirocinio e un apprendimento che possono durare per anni e anni, dove insuccessi e delusioni possono causare cocenti sconfitte e continui ripensamenti.La strega che opera per mezzo del potere e, primariamente, la Sacerdotessa della Natura, la donna votata al'autorealizzazione materiale e, ma solo se lo desidera, spirituale. Ella sente con l'emozione primordiale dei sentimenti la sua innata spinta a comprendere e a servirsi dei sottili meccanismi della Grande Madre per vivere una vita ricca di soddisfazioni e gratificante e, nella sua realizzazione di essere strega, prende coscienza della sua appartenenza al mondo manifesto e comprende il suo specifico ruolo nel vasto disegno del Creato.
Nella stregoneria, a differenza che nella magia, non ci sono allegorie e doppi sensi, simboli e allusioni criptiche da decifrare, rituali e regole ferree da osservare scrupolosamente.
La stregoneria è fondata sull'istinto in ciascun essere umano, sulle passioni della vita, sulle pulsioni proprie dell'individuo. La Vecchia Religione è un credo di gioia e letizia, di godimento fisico e di libertà. Non ci sono dogmi né inferni. La Vecchia Religione spezza le catene delle morali e delle imposizioni e ci trascina in un vortice di amore per tutto ciò che è vita, perchè la Vita è la Natura.
La vera strega mantiene sempre la sua identità individuale, non si sottopone ad umiliazioni né a restrizioni di sorta, non compie "ritiri magici" e non segue una religione codificata.
Il suo credo è nella natura, è pagana perchè la sua tradizione vuole così e perchè sente, inscindibile, il legame che la unisce alla Grande Madre che tutti affratella. Non erige steccati ideologici o razziali, non pone discriminazioni fra questo e quello, fra ricco e povero, fra donna e uomo.
Tuttavia, e qui sta il legame che unisce idealmente magia e stregoneria, sia il Sacerdote regale (il Mago) che la Sacerdotessa della Natura (la Strega), per essere tali debbono avere i poteri. Senza questi sarebbero solo individui come tanti.
I quattro angolo comuni ai due edifici, magia e stregoneria, sono le pietre angolari del credo:
- Sapere
- Volere
- Osare
- Tacere
Da "I segreti della stregoneria" di Jean De Blanchefort
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"I segreti della stregoneria" di Jean De Blanchefort