I LUOGHI DELLA STREGONERIA Parte 2 - Da "I segreti della stregoneria" di Jean De Blanchefort




Le radure, luoghi di potere

Una volta che vi sarete abituati a percorrere i boschi e i viottoli di campagna ad ogni ora del giorno e della notte e dopo aver familiarizzato a fondo con tutte le manifestazioni della Natura, potrete iniziare ad individuare quei posti che in gergo magico si suole definire "luoghi di potere". Beninteso, per individuarli dovrete aver sviluppato a fondo il vostro "sesto senso", quello che fornisce i poteri stregoneschi, ma in ciò sarete aiutati anche dalle vostre frequentazioni in quei siti. Vi sarete certamente chiesti perchè la Tradizione popolare descrive i luoghi dove si tenevano i Sabba e le altre cerimonie magiche come ampie radure ai margini delle foreste, quasi sempre tendenzialmente circolari e limitate da file di alberi e di cespugli. Ebbene quasi certamente non si trattava solamente dei luoghi scelti dalle congreghe in virtù del fatto che si trattava di posti celati e nascosti alla curiosità e nel contempo abbastanza ampi da contenere tutti i partecipanti. Tali siti avevano la caratteristica particolare di essere "impregnati" di energie cosmo-telluriche che esaltavano le qualità di chi veniva a trovarsi o ad operare in quel posto. In questi luoghi sacri l'esorbitante e sovrabbondante presenza di tali energie magnetico-sottili permetteva dunque l'affiorare di fenomeni magici ai quali gli antichi consacravano i loro riti più vivi e partecipi. In questo modo la natura si animava allora di una vita arcana e misteriosa che poteva essere volta a vantaggio dei propri simili oppure a loro danno. 

Tali forze riescono a modificare in senso favorevole le energie vibrazionali creando, all'interno di questi luoghi, un'atmosfera "pulita" e neutra che può essere assimilata dai centri sottili del corpo umano. I luoghi di potere sono distribuiti un pò ovunque e un buon rabdomante sarebbe in grado di localizzarli in poco tempo poiché, nel sottosuolo, vi è una buona presenza di acqua, sia come falde acquifere che come veri e propri corsi d'acqua sotterranei. Localizzarli non è così difficile come può sembrare a prima vista poichè ci sono anche fattori ambientali che possono permetterci di aiutarci nella ricerca. Dove cade il fulmine durante il temporale, ci si trova in presenza di un suolo particolare conduttore. Numerose cappelle o piloni votivi sono costruiti su luoghi dove sono caduti i fulmini o anche i crocicchi per "esorcizzare" i demoni e le magie. Molta attenzione si deve porre anche nella vegetazione. La crescita di un albero in un luogo perturbato da queste correnti sotterranee non avviene normalmente. In molti casi il tronco è marcio in più punti e sovente appaiono rigonfiamenti e tumori nonchè una buona presenza di muschi e di licheni. Ricordate anche che nelle zone sane il muschio si sviluppa sulla parte del tronco esposta a nord. Anche avere con sé animali può aiutarci ad individuare questi punti energetici. Un gatto, ad esempio, ama sistemarsi sui luoghi perturbati mentre il cane tende a sfuggirli.  

Nelle tradizioni e nelle leggende popolari si narra che in questi luoghi si manifesta con una certa frequenza il popolo fatato per festeggiare con danze elfiche e riti campestri l'antica forza immanente della natura. Abbiamo così i famosi cerchi delle Fate. Secondo il folklore questi cerchi, chiamati anche anelli delle Fate, sono le impronte lasciate da queste creature soprannaturali dopo un ballo notturno. Si tratta, di solito, di cerchi dove l'erba appare schiacciata e in mezzo alla quale crescono dei funghi che a volte sono velenosi o comunque dotati di magici poteri e virtù. Si tratta quasi certamente di un ricordo di pratiche sciamaniche legate ad esperienze allucinogene con l'utilizzo di funghi che provocano stati alterati della mente con conseguente dilatazione della coscienza. Curiosamente, in molti di questi cerchi, sembrano prodursi strani fenomeni di distorsione temporale: una notte passata a ballare in compagnia del popolo fatato nel circolo corrisponde a sette anni del nostro tempo. 

Anche la presenza di vecchi resti archeologici quali dolmen, menhir e cromlech è sintomo inequivocabile di un luogo sacro e, di conseguenza, di luogo di potere anche se è ben difficile operare in certi posti che sono abbastanza frequentati. 

Una volta che avete scoperto un luogo di potere che vi sembra possedere tutte le caratteristiche positive dovrete simbolicamente prenderne possesso chiedendone autorizzazione agli Spiriti di Natura che sono i veri custodi della Natura. Per fare questo, recatevi sul posto, preferibilmente al tramonto o, se siete mattinieri, all'alba, e portate con voi una piccola offerta di sale. Mettetevi al centro esatto della radura o del luogo prescelto e, dopo un attimo di meditazione, recitate a voce alta la seguente invocazione: 

"spiriti di natura ascoltate! gnomi, silfidi, ondine e salamandre! Fate, elfi e folletti, ascoltate la mia preghiera. Io (nome stregonico) vi chiedo umilmente il permesso di agire su questo sacro luogo. Vi giuro solennemente che non danneggerò alcunché e che non recherò molestia alcuna. Spiriti di natura, ascoltate! Proteggete questo sacro luogo da occhi indiscreti e aiutatemi a difenderlo dagli intrusi. Io (nome stregonico) vi chiedo umilmente di seguirmi e di proteggermi nella mia opera di strega (o di stregone). A voi, spiriti di natura, signori e padroni di questo bosco elevo la mia preghiera e il mio ringraziamento, e a voi faccio il mio modesto dono come pegno di fedeltà."

Volgetevi verso l'est, lanciate un pugnello di sale e dite:

"a voi, spiriti di natura, dell'est." 

Ripetete il gesto volti a sud cambiando il punto cardinale poi, successivamente, a ovest e nord. Inginocchiatevi ora sull'erba e chinate il capo in segno di reverenza, poi andate al limitare della radura, sul suo confine, e sotterrate a nord una moneta o un piccolo pezzo d'argento e fate la stessa cosa agli altri punti cardinali. Ecco, ora con il tacito consenso degli spiriti di natura avete preso possesso del vostro luogo di potere. Qui verrete a ricaricarvi delle energie di tanto in tanto, anche semplicemente facendo un picnic o una sosta ristoratrice e, se il posto è idoneo, potrete anche celebrare qualche rituale o fare qualche malia. Per compiere alcuni incantesimi non è necessaria una privacy rigorosa. Potrete benissimo camuffare il rituale che avete scelto come un picnic: chi sospetterebbe che una persona che stra tranquillamente facendosi un panino in quella radura è in realtà una strega che si appresta ad entrare in azione?

Il cimitero

Mi rendo perfettamente conto che se avete delle difficoltà ad entrare da soli in un bosco al calar delle tenebre a maggior ragione ne eviterete di introdurvi in un cimitero nel bel mezzo della notte, col rischio magari di essere sorpresi da qualcuno e di dover spiegare perchè vi trovare in un simile luogo a quell'ora. Intendiamoci: non che una strega sia abituata ad entrare nottetempo nei cimiteri per compiere chissà quali rituali. L'unico vero motivo è sempre quello di riuscire a vincere la paura ancestrale e il terrore dell'ignoto che si respira in siffatti luoghi, ma provate a spiegarlo al poliziotto che vi coglie su una tomba allo scoccare della mezzanotte! A voi in realtà il cimitero serve esclusivamente per procurarvi della terra che potrete utilizzare nei rituali di stregoneria malefica e, ma la cosa è molto difficile, della polvere di ossa umane o anche chiodi arrugginiti di bara. A dire il vero il cimitero potrebbe anche servire per un rituale stregonico che prevede un sacrificio rituale con l'intervento di potenze che dimorano nel regno del Caos, ma si tratta di una cerimonia talmente pericolosa che non è certamente il caso di descriverla in questa sede. Quindi, accontentatevi di viditare di tanto in tanto questi giardini di pace e di meditare camminando tra le tombe e i loculi, e ricordate sempre, quando raccogliete terra o altro, di ricambiare lasciando un fiore o un lumino come offerta.

L'antro

Naturalmente non sempre i rituali e le operazioni stregoniche debbono essere eseguiti all'aperto. Ogni strega che si rispetti deve avere un suo antro dove ritirarsi quando deve compiere i suoi sortilegi. La parola antro fa pensare a malefiche cavità scavate sul fianco di montagne o a polverose cantine sprofondate sottoterra, un luogo generalmente celatoalla vista dei curiosie ben mimetizzato nell'ambiente rurale, ma, ai nostri tempi, ben difficilemente riusciremmo ad avere un simile rifugio dove condurre i nostri incantamenti per cui il nostro antro sarà nient'altro che un angolino riposto della nostra stanza dove sistemeremo una piccola scrivania o un tavolinetto e un piccolo armadietto dove riporre i nostri strumenti e le vesti. Naturalmente, se c'è la possibilità, l'ideale sarebbe quello di poter disporre di un vero e proprio locale che divideremo a metà fra l'antro e il laboratorio. Una volta deciso il luogo dove creare il vostro antro, dovrete prenderne possesso. Basterà all'uopo, recitare una formula sulla falsariga di questa che io propongo.

"io (nome stregonico) prendo formalmente possesso di questo antro che utilizzerò esclusivamente per servire la mia volontà di strega (o stregone). Nel sacro nome di Artemide, Ecate, Ishtar, Demetra e Herta. Che la Grande Dea mi sia testimone e mi aiuti con la sua benevolenza e la sua guida in questo luogo e che su di esso scenda la sua benedizione."

Il laboratorio

Il laboratorio è un luogo di lavoro.  

Qui avvengono le varie preparazioni spagiriche con la lavorazione di erbe, la preparazione di filtri, elisir e di misteriose pozioni. Nel laboratorio la strega confeziona i dolci per il Sabba, lavora le pietre e i minerali, cataloga i vari preparati, sterilizza i vasetti che debbono contenerli... insomma svolge tutto il lavoro manuale vero e proprio che non può eseguire all'aperto. La differenza tra antro e laboratorio è sostanziale: nel primo si agisce con un rituale, e in questo senso, l'altro è simile al tempio del mago, nel secondo invece si preparano tutti quegli ingredienti necessari al rituale. Per quanto è possibile, è bene attenersi a questa divisione e non confondere le due cose e, del resto, il vostro laboratorio può benissimo essere la vostra cucina. Ricordate però che le varie misture di erbe e tutti i preparati naturali vanno conservati lontano da fonti di calore e, per quanto possibile, al buio. Se avete degli strumenti quali alambicchi, bollitori, fornelli a gas eccetera, cercate sempre di avere la massima cura nella pulizia e tenete un ordine rigoroso controllando periodocamente che il tutto sia sempre in funzione. A differenza dell'antro, nel laboratorio potrete anche far entrare qualche curioso se desiderate mostrare qualcosa, ma è comunque saggia cosa mantenere sempre una certa discrezione. Infine, inaugurando il vostro laboratorio di strega, non sarà necessario ripetere la formula di possesso anche se, a dire il vero, una richiesta di aiuto e di benedizione agli Dèi non è mai da sottovalutare.

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"I segreti della stregoneria" di Jean De Blanchefort

Alkemill / LilithEye 🌕🌖🌗🌘🌑🌒🌓🌔👁