Spesso si tende a utilizzare il termine esoterismo alla stregua di occultismo ma, queste due parole, hanno significati ben diversi.
L’occultismo è la conoscenza e l’ utilizzo delle leggi dell’universo, tutto cio’ che non è spiegabile tramite la scienza. L’occultista però deve necessariamente essere anche esoterista poiché gli è necessaria la conoscenza delle leggi per poterle poi applicare.
L’esoterismo è infatti la conoscenza dei riti e delle credenze occulte.
Il termine occultismo viene generalmente utilizzato per indicare un complesso di pratiche che spaziano dall’alchimia, all’astrologia, alla magia, alle percezioni extrasensoriali, allo spiritismo, alla divinazione a quelle discipline che si basano sul principio che esistano analogie ed omologie tra l’uomo e realtà soprasensibili.
L’esoterista può non praticare l’occultismo, ma l’occultista non può non essere un esoterista.
Le scienze occulte prendono questo nome dal fatto che dovevano nascondersi, rendersi “occulte” usando allegorie, per non subire le reazioni della Chiesa.
L’occultismo presuppone l’esistenza, al fondo della realtà, di forze dinamiche, personali o impersonali, fisiche o psichiche, inconoscibili con gli strumenti della logica o della scienza matematica e sperimentale (da questo punto di vista restano “occulte”), ma con le quali si possono stabilire rapporti attraverso strumenti conoscitivi o tecnico-pratici riservati a pochi sapienti.
L’interpretazione dell’occultismo e i suoi
concetti possono trovarsi nel sistema della credenze filosofiche e
religiose come lo Gnosticismo, l’Ermetismo, la Teosofia, la Thelema e il
paganesimo moderno
Occulto è un termine che deriva dal latino occultus («nascosto») e si riferisce alla conoscenza di ciò che è «nascosto», o anche alla conoscenza del soprannaturale, in antitesi alla «conoscenza del visibile», ovvero alla scienza ufficiale.
Il significato moderno del termine è spesso tradotto in modo variegato, intendendo «sapere oscuro», «conoscenza riservata a pochi» o «sapere che deve rimanere nascosto», a volte con accezione negativa, derivante dall'uso che ne veniva fatto durante la caccia alle streghe, che lo legava in qualche modo a pratiche malefiche.
Per gli occultisti invece si tratta dello studio di una realtà spirituale più profonda che non può essere compresa usando un approccio superficiale o materialistico.Esso riguarderebbe le leggi segrete della natura, e il modo di utilizzarle.
I termini esoterico e arcano possono essere usati per indicare l'occulto, in aggiunta ai loro significati non strettamente collegati al soprannaturale.
Il termine «occulto» è anche usato per identificare alcune organizzazioni magiche o ordini, oltre che gli insegnamenti e le pratiche insegnate da queste organizzazioni. Il termine designa inoltre la letteratura storica e la filosofia spirituale che trattano temi occulti.
La pratica dell’Occultismo, porta inevitabilmente allo sviluppo di diverse facoltà spirituali, come: sensibilità telepatica, abilità psicometrica, percezione spirituale, apertura del Terzo Occhio (che implica la capacità di dirigere e controllare l’energia della materia), capacità di vedere nell’etere, l’essere in contatto con “le Cause”, la possibilità di leggere gli Archivi Akashici, vedere chiaroveggentemente e controllare gli “elementali” di grado inferiore.
In questo ambito si studiano: la scienza della meditazione, come
massimo traguardo di contatti superiori e realizzazione interiore; “i
sette raggi” o qualità differenti dell’energia; le leggi del karma e la
reincarnazione; i differenti piani o dimensioni sottili del sistema
solare ed i suoi abitanti; i differenti corpi o veicoli dell’uomo;
l’antropogenesi od origine dell’umanità; la proiezione diretta della
coscienza, attraverso i differenti Piani o dimensioni sottili dello
spazio; l’anatomia nascosta dell’uomo e i centri di energia del corpo,
denominati chakra; e il risveglio di una maggiore sensibilità, – che fa
parte del patrimonio di ogni anima evoluta – in forma di “poteri
spirituali.” Si studia anche la Cosmogenesi od origine dell’universo e
la Scienza del Antakarana (che è il canale di contatto e connessione tra il cervello e l’Anima).
Differenza tra esoterismo ed occultismo
E’ necessario, per un retto prosieguo del nostro discorso, chiarire sin d’ora la differenza tra esoterismo ed occultismo, perché nel corso dei secoli i due termini sono stati confusi e spesso utilizzati l’uno al posto dell’altro.
“All’accezione limitata di esoterismo come eso-thodos (metodo o via verso l’interiore), ossia introspezione che, per mezzo di una conoscenza graduale, condurrebbe all’intelligenza dei rapporti complessi che collegano il divino, la natura e l’uomo, a tale orientamento, dunque, si opporrebbe, sia radicalmente, sia in una dinamica complementare, la pratica di ciò che verrà definito “occultismo”.
L’aggettivo più antico deriva dal latino, ‘occultus’, che vuol dire nascosto e risale al XII secolo. Ecco che l’espressione “scienze occulte” viene impiegata proprio nel periodo in cui in molti paesi d’Europa la caccia alle streghe è al suo culmine, promossa dalla reazione della Controriforma e dall’ incombente istituzione dell’Inquisizione. Fu senza dubbio questo nefasto contesto a connotare in negativo il senso dell’espressione, riducendone e relativizzando il suo reale significato. Ancora oggi, le pratiche occulte vengono messe dai razionalisti sullo stesso piano della superstizione, dell’eresia e persino del satanismo. Quello che per il popolo era la stregoneria delle campagne, prese nel secolo scorso largo spazio nella letteratura romantica e barocca. Ma, come vedremo, in ogni epoca questi termini assunsero significati diversi.
Ad esempio, “nel Rinascimento, i termini occulto e magia designavano un settore molto diverso da quello del XIII e del XIX secolo.
Nel Medioevo, designano le virtù e le proprietà che uniscono segretamente gli esseri dei tre regni (animale, vegetale e minerale), che vengono definiti segreti della natura.
Generalmente l’occultismo potrebbe essere definito come un insieme di pratiche che vanno distinte dall’esoterismo propriamente detto, il quale costituirebbe allora il complesso teorico in grado di rendere possibili le suddette pratiche. Bisognerebbe, tuttavia, ammettere prudentemente che i due indirizzi erano solidali e, comunque, anche in caso contrario, non si può ipotizzare l’assenza di pratiche nell’esoterismo, né di pensiero nell’occultismo.”
Secondo una studiosa moderna, la Tosonotti:
“Il confine tra esoterismo e occultismo può essere definito convenzionalmente come segue: esoterico è ciò che eleva spiritualmente le capacità interiori dell'individuo, mentre occulto è tutto ciò che viene ricercato attraverso l'aiuto di forze estranee all'elevazione spirituale dell'uomo (quindi il ricorso alla magia nera, al satanismo, allo spiritismo incontrollato, alle evocazioni di anime tormentate ed alle forze negative in genere). Rientra nell'ambito esoterico la facoltà, conseguita elevando le proprie capacità interiori, di conoscere e legare a sé le forze della natura, per utilizzarle in una forma magica e naturale, sempre a fini di bene e non egoistici, come accadeva nel Rinascimento e nella cultura celtica. L'occultismo è la credenza in alcune forze occulte che fanno parte di un mondo invisibile, accessibile solo a chi pratica detta scienza...… Fa parte di una dimensione nascosta, oscura e pericolosa per chi non è in grado di affrontarne la problematica; l'esoterismo fa parte degli antichi misteri e delle conoscenze iniziatiche segrete.L'esoterismo, invece, è sempre stato e sempre sarà. Se osserviamo attentamente attorno, se ascoltiamo e percepiamo, ci rendiamo conto che tutto quanto ci circonda è permeato di sostanze talmente vibranti e sottili che se ne può avvertire l'essenza. Inoltrandoci all'interno del nostro cuore... possiamo assaporarne l'impulso d'amore per la conoscenza. Ma non basta essere studiosi e sapienti, bisogna vivere come se ogni giorno fosse il primo o l'ultimo, perché la vita è un viaggio iniziatico che ci conduce verso la scoperta della dimensione spirituale. "
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